La storia siamo noi, nessuno si senta escluso

luglio 13, 2008

In 610 cambiano la storia

Filed under: Ponte Sesto,Ponte Sesto di Rozzano — Berny63 @ 6:39 PM
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GRAZIE ! ! !

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Le firme dei cittadini hanno fermato il cemento. Modificato il piano urbanistico di Ponte Sesto finalmente con un atto formale del Consiglio comunale!

Ieri sera,16 giugno il Consiglio comunale di Rozzano ha approvato all’unanimità una significativa modifica al “Documento di inquadramento delle politiche urbanistiche”, che era in vigore dal dicembre 2006. «Facciamo un passo indietro rispetto alle decisioni che avevamo preso per doveroso rispetto della volontà dei cittadini», ha detto il sindaco Massimo D’avolio.
Interessata alla decisione la frazione di Ponte Sesto e i suoi 3.500 abitanti. Lì erano state previste aree di “concentrazione edilizia” che avrebbe quasi raddoppiato la popolazione, con conseguenti problemi di servizi, di traffico, di sconvolgimento sociale della collettività della frazione.
Oltre al verde, per attuare questo piano erano da sacrificare anche un campo di calcio attrezzato e la piscina, dove tanti pontesestesi hanno mosso le prime bracciate e da dove sono usciti campioni di livello internazionale (un nome per tutti: Giovanni Franceschi, il Long John degli anni ’80).
Un compatto movimento popolare si è opposto a questo progetto e una sottoscrizione popolare ha raccolto nel giugno 2007 ben 610 adesioni in pochissimi giorni.
In diverse assemblee il sindaco in prima persona ha cercato di calmare gli animi, affermando che nulla era deciso e che prima di iniziare le costruzione si sarebbe ascoltata la cittadinanza. Fu anche iniziata un’indagine, affidata alla cooperativa ABCittà, per conoscere quali servizi erano richiesti nel quartiere. Il “Comitato dei 610” sorto nella frazione metteva in guardia: vogliono indurci dei bisogni per iniziare a costruire e per sacrificare il suolo al fine di introitare gli oneri necessari alle realizzazioni . L’indagine fu interrotta a metà.
A novembre 2007 la svolta con il sindaco che annunciava in un’affollata assemblea che i progetti erano abbandonati: non si toccavano gli impianti sportivi, si ampliava e valorizzava il parco comunale della zona, si realizzava un centro per gli anziani, si sistemava la viabilità e le nuove case erano limitate alle sole esigenze della frazione per un massimo di un centinaio di famiglie.
Tutto a posto? Il Comitato non demorde. Alle promesse devono seguire gli atti e non ci si accontenta della parola del sindaco. E nemmeno di una delibera di Giunta del 19 marzo scorso in cui si prende atto delle richieste dei cittadini “in quanto conformi” alle linee programmatiche che il Consiglio aveva deciso nel 2006. Si chiedeva al sindaco e a ciascun consigliere comunale di modificare l’atto assunto precedentemente, che non era affatto conforme alle richieste dei cittadini.
Di fronte a un gruppo compatto e a una frazione attenta e partecipe il Comune (dopo le deludenti elezioni politiche) ha ceduto e in una riunione il 14 maggio scorso ha condiviso le richieste del Comitato: prima delle ferie, con delibera di consiglio, modificare gli indirizzi urbanistici per Ponte Sesto.
Ieri sera l’epilogo. Tutti i Consiglieri intervenuti hanno esaltato la partecipazione dei cittadini e hanno dichiarato di voler rispettare la volontà popolare in questa vicenda senza precedenti a Rozzano, dove mai l’Amministrazione comunale aveva fatto marcia indietro così significativa su argomenti tanto importanti.

Comitato dei 610

Ponte Sesto, 17 giugno 2008

2 commenti »

  1. Ciao,
    come associazione dobbiamo provvedere ad una linea che favorisca i mezzi di trasporto. Nel caso di Cinisello questo si riflette sulle linee generali di ATM e Provincia, su quanto sta’ accadendo all’interno di Milano, ossia: il mezzo pubblico di superficie sta’ subendo sempre + graduali “arretramenti”. Come di osservazioni i capolinea al contrario della logica non vengono nel possibbile sempre effettuati a ridosso di stazioni ferroviarie, MM, o circonvallazione esterna. Oltre questo sono gesiti male, spesso “volutamente” troppo lenti e in generale vengono via, via, anticipati gli orari di termine del servizio: mentre è giusto che gli orari di serizio siano gli stessi fino agli ultimi treni metropolitani e ferroviari. Oltre questo, per stare in breve, è necessario finché abbiamo ancora un elevato numero di mezzi pubblici a disposizione e depositi di favorire un’inversione di tendenza. Prima di tutto la presenza dei comitati agli appuntamenti richiesti alle ammnistrazioni saranno utili a titolo di pressione. Vi rammento che non è un problema solo locale ma un vero atteggiamento di base e generale. Una presenza quindi di un rappresentante che non sia solo nel momento d’incontrare gli assessorati di Cinisello o vari comuni, ma anche di altre parti, perché, appunto,la ricercata inversione di tendenza è una questione generale. Per primo lo richiederemo coi 9 consiglieri di zona di Milano e allora siete invitati a partecipare. Seguirà un’altra lettera con indicati i provvedimenti che da fine giugno vi saranno a Milano città…Come detto è un proseguo…Bisogna cercare proprio di centrare sul modo generale di ATM-Comuni-Provincia per far rientrare sopratutto le linee generali e le soppressioni a Milano, così come le riduzioni di servizio a voi e in altri posti, non vi sarebbero.
    Per l’autolinea che non collega più bene la stazione lo capisco bene, perché mi sono trovato ad aspettre alla fermata senza sapere che avevano ridotto gli orari…IN questo vi sarebbero proposte di far fare capolinea al 31 in Garibaldi: così da avere sia i treni locali a disposizione senza trasbordi, che passante e oltre la m3 a Zara anche la m2.
    Ma anche il fattore autoservizi non va’ da meno. Ad Affori , ad esempio, si è proceduto allo stesso sistema. Ripeto: è superfluo fare un elenco dei disservizi, perché tutti si basa su un sistema generale divlugato all’intera Provincia.
    La realtà di fondo e occultata è che si mira all’incentivo della vendita e uso di auto. Sostanzialmente il solo centro storico di MIlano o di qualche altra città sarebbe un “salottino”, ma in tutti i restanti dei luoghi si dovrebbe usare l’auto, divenendone così schiavi (una conquista individuale che diviene una schiavitù per necessità) per pura e naturale utilità. Sarà che l’auto bisogna usarla non per spasso, ma sempre e per forza, che si pagheranno i numerosissimi parcheggi ingiustamente a pagamento (la strada costituzionalmente è libera, cosa la fa’ a pagamento sono decreti locali incostituzionali), multe, benzina sopratutto (bisogna considera che al capolluogo risiedono petrolieri)…
    Bisogna far il conto di dove spingono per necessità, perché poi venga a gran voce richiesta una soluzione…La soluzione sarà spontanea, individuale e indiretta: usa l’auto , sempre, “con quello che ne segue”…

    Associazione Regionale Trasporti

    Commento di Emanuele Vazzari — giugno 1, 2010 @ 7:29 am

  2. Ciao,
    riguardo Ponte Sesto abvremmo l’intenzione di promuovere il prolungamento del 3 che passando da voi colleghi Pieve FS.
    Rispondetemi all’mail per la vostra partecipazione agli interventi con gli amministratori pubblici. Grazie!
    nidodaquila73@gmail.cm

    Commento di Emanuele Vazzari — giugno 1, 2010 @ 7:31 am


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